Per diversi anni hanno imposto il pagamento del pizzo ad un commerciante di Gela, adesso la polizia di Stato lo a scoperto ed ha eseguito stamani nove ordinanze di custodia cautelare in carcere. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del tribunale di Caltanissetta, Andrea Fiore, su richiesta dei pm della Dda, Nicolò Marino e Rocco Liguori. A sei degli indagati il provvedimento è stato notificato in carcere.
Secondo quanto è emerso dalle indagini del Commissariato di Gela, dal 2002 al 2006, gli arrestati avrebbero imposto il pagamento del pizzo ad un ristoratore. Le accuse contestate dal gip sono estorsione continuata, in concorso, aggravata dal metodo mafioso, con l’aggravante (per alcuni degli arrestati) di aver commesso il reato durante il periodo in cui erano sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale.
In particolare, in esecuzione delle citate ordinanze di custodia cautelare in carcere sono stati arrestati a Gela (CL):
1. BILLIZZI Giuseppe nato a Gela (CL) l’11.09.1972, ivi residente in via Mendel nr. 23;
2. SCOLLO Ignazio nato a Gela l’08.01.1975 residente a San Do-nà di Piave (VE) in via Don Lino De Biase nr.41 int.5.
A Caltanissetta è stato tratto in arresto:
3. PALENA Nicola nato a Gela il 27.11.1981, ivi residente in via Margi nr. 65, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso la comunità terapeutica “Terra promessa” Villa Ascione di Caltanissetta.
Il medesimo provvedimento restrittivo è stato notificato in carcere, a Caltanissetta, in quanto già detenuti ad altro titolo, a:
4. MAGANUCO Enrico nato a Gela il 19.12.1963, ivi residente in via Grosseto nr.22;
5. BILLIZZI Massimo Carmelo nato a Gela (CL) il 06.04.1975, ivi residente in via L.C. Farini nr.85.
Personale dipendente ha, altresì, eseguito il provvedimento restrittivo, presso la Casa Circondariale di Trapani, nei confronti di:
6. SALERNO Nunzio nato a Gela (CL) il 20.08.1972, ivi residente in via Da maggio Fischetti nr. 57, di fatto domiciliato in via L.Pasteur nr. 53, detenuto presso la citata Casa Circondariale.
Con il concorso della Squadra Mobile di Piacenza, il provvedi-mento restrittivo è stato notificato in carcere a:
7. DI MAGGIO Paolo nato a Gela (CL) il 12.05.1960, ivi residente in via Rattizzi nr. 18, detenuto presso la Casa Circondariale “San Lazzaro” di Piacenza.
Con il concorso della Squadra Mobile di Lecce, il provvedimento restrittivo è stato notificato in carcere a:
8. SCERRA Marcello nato a Gela l’11.07.1973 ivi residente in c.so V. Emanuele nr. 1, detenuto presso la Casa Circondariale “Nuovo Complesso” di Lecce.
Infine, con il concorso della Squadra Mobile di Napoli, il provvedimento restrittivo è stato notificato in carcere a:
9. SMORTA Crocifisso nato a Gela (CL) il 29.10.1959 ivi residen-te in X/5 nr. 6, detenuto presso la Casa Circondariale di Napoli Secondigliano.
Fonte: siciliatv.org
E’ stata l’operazione cosiddetta Ibis, che è un uccello che divora i serpenti. Ed i 9 arrestati avrebbero tentato di divorare un ristoratore di Gela ed il suo ristorante. Sarebbe stato anche divorato il suo cibo, come pizzo in natura. Pranzi e cene. Il commerciante è stato taglieggiato già dal 2002. Quando l’attività è stata avviata. Botte da 500 euro. In un anno 7mila euro, in 14 rate. Si’ perché il racket conteggia anche la tredicesima e la quattordicesima. Una estorsione periodica, cadenzata, anche per le feste comandate, tra Pasqua, Ferragosto e Natale, per festeggiare, con extra di 200 euro. Cosa nostra e Stidda, insieme, tutti contro uno, lo sventurato imprenditore. “Devi metterti in regola, i soldi ci servono, sono tanti i detenuti, pensiamo alle famiglie, agli avvocati”.
Gli arrestati sono di Gela. Giuseppe Billizzi, 35 anni. Ignazio Scollo, 32 anni. Nicola Palena, 26 anni. Enrico Maganuco, 44 anni. Massimo Carmelo Billizzi, 32 anni. Nunzio Salerno, 35 anni. Paolo Di Maggio, 47 anni. Marcello Scerra, 34 anni. E Crocifisso Smorta, 48 anni. I 9 rispondono di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Le indagini, la Squadra mobile di Caltanissetta, capitanata da lui, Marco Staffa, il Commissariato di Gela, e la Procura nissena.
I mandati di cattura sono stati firmati dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Caltanissetta, Paolo Andrea Fiore, su richiesta del Procuratore aggiunto Renato Di Natale e dei sostituti Rocco Liguori e Nicolò Marino.
Fonte: teleacras.com