Imponevano il pagamento di tangenti e l’assunzione di operai ad imprenditori locali, le 12 persone arrestate questa mattina dalla Squadra mobile di Caltanissetta.
Gli indagati, ritenuti affiliati alla famiglia degli “Emmanuello”, sono accusati di associazione mafiosa ed estorsione continuata e aggravata nei confronti di commercianti e imprenditori di Gela. Ruolo chiave nella vicenda lo aveva Calogera Pia Messina, la madre del boss Daniele Emmanuello, morto nel 2007 per cercare di sfuggire alla polizia.
L’indagine – che ha portato all’operazione “Cerberus” di oggi – era partita proprio nel dicembre quando nel corso dell’autopsia svolta sul corpo del latitante era stato trovato, nel suo esofago, un “pizzino”. C’era scritto che l’imprenditore Missuto che avrebbe dovuto occuparsi di un lungo lavoro su un tratto di autostrada Salerno – Reggio Calabria. Le indagini hanno rilevato inoltre che Missuto, oggi arrestato, aveva contatti con una ditta che si era aggiudicata negli ultimi anni appalti pubblici importanti tra cui il parcheggio multipiano davanti al palazzo di Giustizia di Palermo.
Nel corso dell’operazione odierna sono state sequestrate due imprese edili mentre ed è stato svelato il ruolo di vertice delle donne della famiglia Emmanuello: tra gli arrestati c’è anche la mamma del boss. Ma nel corso delle indagini sono stati anche intercettati uomini politici e professionisti che si rivolgevano ai capimafia per risolvere situazione controverse.
Fonte: poliziadistato.it