Un evento storico per la città. Mercoledì 22 settembre la FAI Antiracket di Gela, associazione “G. Giordano” ospiterà il Capo della Polizia Lamberto Giannini, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, nell’ambito del concerto della Banda musicale della Polizia di Stato dal titolo “Note di Legalità. Il difficile cammino dell’associazione Antiracket iniziato dopo l’uccisione di Gaetano Giordano”. Un modo per ripercorrere il cammino svolto in questi anni per affermare la cultura della legalità. «A Gela c’è stato un risveglio incredibile delle coscienze – afferma Renzo Caponetti, presidente della FAI Antiracket di Gela – e sul fronte della ribellione alla criminalità. Tanto lavoro c’è ancora da fare, ma i risultati raggiunti ci danno grande soddisfazione per proseguire su questa strada».
Il Capo della Polizia Lamberto Giannini incontrerà alle 16.30 presso la sede dell’Antiracket alcuni associati e una rappresentanza del mondo scolastico locale, quindi alle 18.30 l’inizio del concerto con le musiche eseguite dalla Banda della Polizia di Stato: 70 elementi diretti dal maestro Maurizio Billi. Presenterà l’evento la giornalista Rai Antonella Gurrieri. «Lo Stato, con tutte le sue articolazioni nella società civile – dice il questore di Caltanissetta, Emanuele Ricifari – opera per riportare l’attenzione su una realtà che ha tante risorse importanti ma di cui si parla troppo spesso solo per questioni negative. Il Capo della Polizia sarà qui anche per dare un segno chiaro per la società civile gelese».
Si accederà alle Mura tramite prenotazione e green pass. Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti anche il sindaco di Gela Lucio Greco e il direttore del Parco archeologico Luigi Gattuso. «Sarà un onore – ha spiegato il primo cittadino – ospitare un evento unico dal duplice significato. Da un lato il messaggio artistico espresso dalla Banda della Polizia di Stato grazie alla musica, dall’altro il ricordo di Gaetano Giordano che con coraggio si è opposto alla criminalità. Un momento di riconoscimento anche per la sua famiglia che ha deciso di restare a Gela». «Un appuntamento realizzato grazie alla sinergia fra tutti – ha aggiunto il direttore del Parco –, anche un luogo come quello delle Mura, incentrato sulla cultura, ha un valore importante nell’ottica della prevenzione ai fenomeni di criminalità».